Il progetto, naturale evoluzione dell’esperienza maturata con le puntate di Musica da camera con vista, è frutto della collaborazione tra Associazione Amici del Quartetto “Guido A. Borciani”, Associazione Marco Budano, Gioventù musicale d’Italia e Associazione musicAdesso.
Si articola in quattro fine settimana, da maggio a settembre, corrispondenti a quattro poli territoriali differenti per caratteristiche storico-culturali ed economico-sociali.
Partecipando ad una giornata del Festival potrete ascoltare concerti, seguire visite guidate, conferenze e lezioni-concerto, riposarvi con gli intermezzi musicali. Incontrerete storici, scienziati, musicologi, compositori, attori e, soprattutto, gli interpreti.
Nella sua prima edizione il Festival prende spunto dall’età dell’Illuminismo, ad essa, col titolo La musica dell’Illuminismo? Haydn, Mozart, Beethoven, dedica il secondo fine settimana, chiedendosi se e in che modo le idee dei Lumi trovino espressione (forse una delle più alte espressioni) nell’arte musicale. Il tema viene declinato, nei vari appuntamenti del festival, secondo diverse suggestioni: il confronto tra Il nuovo e l’antico, intesi come punti cardinali dell’esperienza umana di ogni artista; le Rivoluzioni, che come sempre sono un’opportunità e un grande caos; La nascita del quartetto, ovvero un semplice fatto storico, almeno apparentemente, che invece imprime una svolta radicale alla storia della musica.
Le sedi individuate valorizzano luoghi di pregio del territorio, caratterizzati da dimensioni di ascolto adeguate alla pratica della musica da camera; non mancherà, tuttavia, l’ occasione per provare a ricontestualizzare il repertorio classico in uno spazio industriale della nostra contemporaneità.
Il titolo Note oltre i confini si può interpretare in diversi modi: da una parte si riferisce naturalmente ai confini geografici, quelli che separano le due province emiliane nelle quali si svolgono, di volta in volta, gli eventi musicali e culturali in programma. (Inutile dire che in questo momento l’idea di oltrepassare i confini fisici suona particolarmente gradita alle nostre orecchie). Ma il nome del Festival allude, allo stesso tempo, anche ai confini più specificamente musicali: all’idea di superare le barriere che separano diversi generi e diverse epoche, di far dialogare tra loro musica d’intrattenimento e musica colta, musica antica e moderna, musica “classica” e “contemporanea”. Perfino gli spazi riservati all’esecuzione musicale diventano permeabili, eliminando confini e chiusure tradizionali: ci saranno appuntamenti all’aperto che recuperano l’antica funzione di alcuni repertori musicali e concerti realizzati in luoghi insoliti, che fanno risuonare ambienti non pensati per i suoni strumentali o vocali.
Infine, non meno importante, l’intento del Festival è quello di abbattere i confini tra tipi diversi di pubblico, di rendere la musica “colta” accessibile a tutti: per realizzare questo obiettivo ambizioso il programma riserva – attraverso la formula, tra l’altro, della Lezione-concerto – un ruolo straordinariamente ampio al dialogo e al contatto diretto tra gli interpreti e gli ascoltatori; uno scambio che vorremmo tornasse a far parte, il prima possibile, della nostra quotidianità.
Uno spazio specifico è volutamente riservato ai musicisti che ebbero un rapporto stretto con l’Emilia, per nascita (Giuseppe Verdi, il grande compositore modenese Orazio Vecchi), o per averci lavorato e soggiornato (Mozart, Rossini). Note oltre i confini rende poi un dovuto omaggio a Josquin Desprez, Princeps musicorum rinascimentale, che visse e lavorò a Ferrara all’inizio del Sedicesimo secolo e morì cinquecento anni fa, nel 1521: un anno dopo la morte di Raffaello, due anni dopo quella di Leonardo. Martin Lutero diceva che “Josquin è il padrone delle note: loro fanno ciò che lui vuole, mentre gli altri compositori devono obbedire a ciò che vogliono le note”.
La musica dell’età dell’Illuminismo attraversa i quattro ampi week-end nei quali si articola la programmazione: l’intento è cercare di capire meglio in che modo la musica di quell’epoca, o forse l’ideologia che porta con sé, abbia cambiato per sempre la nostra considerazione dell’arte. All’inizio dell’Ottocento i pensatori e i filosofi tedeschi si chiedono addirittura se la musica non sia, al contrario di ciò che si pensava in precedenza, la più pura delle arti, un aspetto che naturalmente fa nascere nuove domande: è un’arte immortale, che si svolge nel tempo ma che ci trasporta in una dimensione atemporale? Ma allora come conciliare questa concezione con quella illuminista che ritiene l’arte in grado di cambiare il mondo? Con l’idea dell’arte come incontro, come riconoscimento dell’altro, come dialogo attraverso i suoni? I quattro week-end del festival sono attraversati da queste domande, che forse evocano una visione persino esagerata del potere della musica ma che comunque ci aiutano a prendere coscienza delle potenzialità insite in quei suoni che, nella vita di tutti i giorni, ci sembrano troppo spesso un semplice sottofondo.
Il primo fine settimana è incentrato sul dialogo tra Il nuovo e l’antico, un voluto e doveroso omaggio a Mario Messinis e alla straordinaria storia di Bologna Festival. L’intento è quello di mostrare come la musica rinascimentale di Josquin parli con quella recentissima di Ligeti o Haas, o come domande fondamentali poste da un artista barocco o romantico trovino risposta nelle opere di qualcuno vissuto cent’anni più tardi. Le musiche, i linguaggi, le forme, gli strumenti musicali dialogano tra loro attraverso i secoli: nelle sue composizioni, per esempio, Beethoven (nato nel 1770) si rivolge spesso a Bach (morto nel 1750), e Brahms interroga Beethoven, che era morto sei anni prima della sua nascita. Ma la cosa più sorprendente – uno dei felici paradossi della musica, arte che si svolge attraverso il tempo, organizzandolo e modificandone la densità e la percezione – è il fatto che il dialogo spesso si svolge anche in senso inverso: attraverso Beethoven capiamo meglio Bach, così come Brahms ci aiuta a comprendere più a fondo le opere dei suoi predecessori. Ciò che rende sempre viva la grande musica, in ogni epoca, è proprio la sua capacità di continuare a rispondere alle domande che le vengono poste, di arricchire progressivamente i propri significati, di offrirsi sempre come un prezioso strumento di interpretazione del mondo circostante.
Nel secondo week-end l’argomento offerto al pubblico è La musica dell’Illuminismo? Haydn, Mozart, Beethoven. Non c’è nulla di nuovo nel proporre le composizioni dei tre grandi Viennesi, che costituiscono l’ossatura portante della maggior parte delle stagioni concertistiche in tutto il mondo; meno usuale è invece l’idea di esplorare il loro “sguardo illuminista”, di chiedersi se e come Haydn, Mozart e Beethoven abbiano dato vita nelle loro composizioni agli ideali e alle aspirazioni dei Lumi. Molte composizioni dei tre Classici Viennesi sono esplicitamente organizzate come un percorso dal buio alla luce, ossia – metaforicamente – dalle tenebre dell’ignoranza e dell’oppressione alla luce della conoscenza e della libertà. Il loro intento, dichiarato, è quello di destare l’intelligenza dell’ascoltatore, aprire la mente attraverso la musica. Un obiettivo quanto mai attuale, in un’epoca poco razionale – e forse poco interessata a stimolare l’intelligenza e la riflessione – come la nostra. Senza dubbio, questo è uno dei motivi della straordinaria attualità della loro musica, che a distanza di due secoli non è invecchiata di un giorno e continua a trasmetterci il suo potentissimo messaggio di umanità e di bellezza.
Il terzo week-end affronta un tema molto ampio: le rivoluzioni, intese tanto come momenti di svolta politica e sociale quanto come gesto puramente artistico, l’innovazione “rivoluzionaria” di un grande compositore. Chiaramente il riferimento va all’epoca della Rivoluzione francese ma ancora più alla Rivoluzione industriale, con la quale nascono il diritto d’autore, una nuova editoria musicale, gli strumenti che siamo abituati a considerare “classici” – tra i quali in particolare il pianoforte – e, soprattutto, la professione moderna del compositore, libero di seguire la propria ispirazione (o soggetto alle leggi del mercato? “Oggi le idee si vendono come merci”, scriveva Adam Smith…). La vastità del tema permette però di spaziare, prendendo in esame di volta in volta la rivoluzione estetica e concettuale che portò la musica dalle sale private dei palazzi nobiliari ai teatri e alle sale da concerto pubbliche, il complesso rapporto tra l’artista e la società (la storia ci insegna per esempio che proprio nei periodi rivoluzionari l’arte vive fasi intense ma anche problematiche, cerca a volte di superare in un balzo vertiginoso gli eventi storici oppure di adattarvisi e di servirne gli scopi), o anche la visionarietà dell’ultimo Schubert, le cui composizioni tarde furono eseguite per la prima volta – e quindi comprese – solo molti anni dopo la morte.
L’ultimo fine settimana, infine, è dedicato a La nascita del quartetto, a quel periodo fertilissimo nel quale si formò lentamente, attraverso l’opera di musicisti italiani, mitteleuropei, francesi, il genere strumentale forse più nobile e più raffinato nella storia della musica colta occidentale. La nascita del quartetto è per certi versi enigmatica; prende piede, forse, dai virtuosi italiani che giravano per l’Europa, incrocia i viaggi italiani di Mozart, passa attraverso la sperimentazione di altri generi come il trio per archi, poi smette di guardare ai virtuosi e imbocca la via del dilettantismo musicale (ma nel senso più alto) e poi di nuovo, nel giro di pochi anni, tocca punte di estrema complessità. Per i Classici Viennesi il quartetto è il genere “privato” per eccellenza, destinato a raffinate cerchie di intenditori e non all’esecuzione pubblica (così Beethoven in una lettera, a proposito del proprio Quartetto op. 95) e proprio per questo è il campo espressivo nel quale il compositore può riversare le proprie idee più forti e originali. Il risultato di tale percorso, estremamente ramificato, è che per noi oggi il quartetto rappresenta appieno la grande, autentica vocazione dell’arte musicale: l’idea del dialogo e dello scambio, la capacità di ascoltare gli altri e di armonizzare la nostra voce con quella di chi abbiamo intorno.
La prenotazione per tutti gli eventi è obbligatoria e nominativa telefonando al 348 4419400 o al 320 3307033 o via mail a pozzi.anna47@gmail.com a partire dal 12 maggio per gli appuntamenti di giugno e luglio. Per quelli di settembre a partire dal 10 agosto, con gli stessi recapiti.
Le prenotazioni saranno accolte esclusivamente secondo l’ordine di arrivo ai recapiti indicati. Eventuali cambiamenti di date ed orari per cause di forza maggiore saranno comunicati via sms ai diretti interessati.
Dato il numero ridotto dei posti a seguito delle prevedibili disposizioni in materia sanitaria vi preghiamo di comunicare l’eventuale presenza di coniugi e conviventi per consentire la più ampia possibile accoglienza.
Ingressi
Lezioni-concerto e i concerti € 10.00 Ridotto € 5.00 per i soci di APS Amici del quartetto Guido A.Borciani e di Gioventù musicale-sede di Modena solo con prenotazione
“Note distillate” € 2.00 solo con prenotazione
Nei luoghi di culto ingresso a oblazione volontaria solo con prenotazione
Per intermezzi musicali, conferenze, visite guidate, postazioni video Ingresso libero solo con prenotazione
OTIUM ET NEGOTIUM TRA CITTA’ E CAMPAGNA
Comuni di Carpi, Correggio, Modena, Reggio Emilia
Da giovedì 17 a domenica 20 giugno 2021
Il nuovo e l’antico. Un omaggio a Mario Messinis
IL GRANDE FIUME E LE CAPITALI DELLA BASSA
Comuni di Gualtieri, Guastalla, Luzzara, Novellara
Da venerdì 9 luglio a domenica 11 luglio 2021
La musica dell’illuminismo: Haydn, Mozart, Beethoven
I LUOGHI AMENI
Comuni di Albinea, Fanano, Quattro Castella, Scandiano, Sestola.
Da giovedì 2 settembre a domenica 5 settembre 2021
Le rivoluzioni: la musica dalle dimore nobiliari alle sale da concerto aperte al pubblico
BORGHI, VILLE, NATURA LUNGO IL CORSO DEL SECCHIA
Comuni di Campogalliano, Castellarano, Formigine, Rubiera.
Da venerdì 24 settembre a domenica 26 settembre 2021
La nascita del quartetto
Comuni di Carpi, Correggio, Modena, Reggio Emilia.
Note distillate – Prattica di musica: Caterina Chiarcos soprano, Andrea Gavagnin contraltista, Emanuele Petracco tenore
Bernardino Ramazzini primo medico del lavoro – Tania Previdi, Ascanio Celestini, Giorgio Casati violoncello
Vedere e ascoltare: Musica da camera con vista 2018-2020
Nel salotto di Rossini – Giovanni Bietti pianoforte, Gemma Bertagnolli soprano
L’apogeo della messa rinascimentale – Giovanni Bietti e Prattica di musica: Caterina Chiarcos soprano, Andrea Gavagnin controtenore, Emanuele Petracco tenore, Marco Saccardin basso
Storie e personaggi a colazione – Gabriele Fabbrici
Tra sacro e profano – Visita guidata a cura di Gabriele Fabbrici
Note distillate – Sonia Formenti flauto, Paolo Casiraghi clarinetto
Ritratti e riflessi: I Lieder di Mozart e Schubert – Giovanni Bietti pianoforte, Gemma Bertagnolli soprano
Lezione di Musica e Concerto al buio – Emiliano Turazzi e mdi ensemble: Paolo Casiraghi clarinetto, Luca Ieracitano pianoforte, Corinna Canzian violino, Elia Leon Mariani violino, Paolo Fumagalli viola, Giorgio Casati violoncello
con il patrocinio di
CITTA’ DI CARPI
Preludio – mdi ensemble Sonia Formenti flauto, Paolo Casiraghi clarinetto, Corinna Canzian violino, Paolo Fumagalli viola
Josquin: il primo genio musicale – Giovanni Bietti e Prattica di musica: Caterina Chiarcos soprano, Andrea Gavagnin controtenore, Emanuele Petracco tenore, Marco Saccardin basso
Postludio – mdi ensemble Sonia Formenti flauto, Paolo Casiraghi clarinetto, Corinna Canzian violino, Paolo Fumagalli viola
Orazio Vecchi: musica e commedia – Giovanni Bietti
Note distillate – Elia Leon Mariani violino, Paolo Fumagalli viola, Giorgio Casati violoncello
Lezione-concerto – Giovanni Bietti e Quartetto Chaos: Susanne Schaeffer violino, Eszter Julia Kruchio violino, Sara Marzadori viola, Bas Jongen violoncello
Nel salotto di Rossini
Giovanni Bietti pianoforte, Gemma Bertagnolli soprano
Cantari alla madrigalesca – Emiliano Turazzi con Prattica di Musica: Caterina Chiarcos soprano, Andrea Gavagnin controtenore, Emanuele Petracco tenore, Marco Saccardin basso e mdi ensemble: , Corinna Canzian violino, Elia Leon Mariani violino, Paolo Fumagalli viola, Giorgio Casati violoncello
Quartetto Chaos: Susanne Schaeffer violino, Eszter Julia Kruchio violino, Sara Marzadori viola, Bas Jongen violoncello
Comuni di Gualtieri, Guastalla, Luzzara, Novellara
Il pensiero e la pratica di un innovatore. La figura di Natale Prampolini – Daniela de Angelis
Visita guidata a cura di Emilio Maestri e Domenico Turazza. Servizio navetta solo su prenotazione
1° itinerario: solo visita guidata al nodo idraulico Il Torrione.
ORARI: Partenza da Reggio Emilia h. 9.30, rientro a Reggio h. 13.00 circa
Costi A/R in base alla capienza del bus (26, 20, 14 passeggeri).
Costo a persona rispettivamente € 18,00, € 14,00, € 12,00.
Prenotazione nominativa obbligatoria con pagamento anticipato
2° itinerario: visita guidata al nodo idraulico Il Torrione e a seguire arrivo a Gualtieri dove dalle 16.00 si potrà assistere a tutti gli eventi programmati ed elencati qui sotto.
Per i partecipanti al 2° itinerario è previsto il biglietto ridotto € 5.00 per l’ingresso alla lezione-concerto e al concerto.
ORARI Partenza da Reggio Emilia h. 9.30. Al temine della visita spostamento a Gualtieri. Rientro a Reggio Emilia h. 23.00 circa.
Costi A/R in base alla capienza del bus (26, 20, 14 passeggeri).).
Costo a persona rispettivamente € 28,00, € 21,00, € 17,00.
Prenotazione nominativa obbligatoria con pagamento anticipato
Richiamo – Elisa Bognetti corno naturale
Un Marchese illuminato: Cornelio Bentivoglio e l’ opera di bonifica e regolazione delle acque – Emilio Maestri
Lezione-concerto – Giovanni Bietti e Quartetto Akilone (1° premio e premio Proquartet al concorso internazionale d’archi di Bordeaux 2016): Emeline Concé violino, Elise De-Bendelac violino, Perrine Guillemot viola, Lucie Mercat violoncello
Brani dalle opere proposte nel concerto serale
Quartetto Akilone: Emeline Concé violino, Elise De-Bendelac violino, Perrine Guillemot viola, Lucie Mercat violoncello
Serenata della buonanotte
Emiliano Rodolfi oboe, Eduardo Beltrán clarinetto, Michele Fattori fagotto
Vedere e ascoltare Musica da camera con vista: La Francia – Giovanni Bietti
La Sonata del caffè – Quartetto Akilone: Emeline Concé violino, Elise De-Bendelac violino, Perrine Guillemot viola, Lucie Mercat violoncello
Un’amicizia feconda: Cesare Zavattini e Paul Strand – Visita guidata a cura di Simone Terzi
Lezione-concerto – Giovanni Bietti e Quartetto Akilone: Emeline Concé violino, Elise De-Bendelac violino, Perrine Guillemot viola, Lucie Mercat violoncello
Luoghi, storie e personaggi di Novellara – Visita guidata a cura di Gabriele Fabbrici
Note distillate – Eduardo Beltran clarinetto, Michele Fattori, fagotto
C’è bisogno (ancora) di lumi – Peppino Ortoleva e Alice Baccalini fortepiano, Eduardo Beltrán clarinetto, Michele Fattori fagotto
Wolfgang Amadeus Mozart e gli strumenti a fiato – Giovanni Bietti e Quintetto Lumi: Alice Baccalini fortepiano, Elisa Bognetti corno naturale, Eduardo Beltrán clarinetto, Emiliano Rodolfi oboe, Michele Fattori fagotto
Note di notte – Giacomo Cardelli violoncello.
Lezione-concerto – Giovanni Bietti e Giacomo Cardelli violoncello, Matteo Cardelli pianoforte:
Una tazza di the con Giovanni Bietti e Matteo Cardelli pianoforte
L’intellettuale moderno – Peppino Ortoleva e Quartetto Noûs: Tiziano Baviera violino, Alberto Franchin violino, Sara Dambruoso viola, Tommaso Tesini violoncello
Programma da definire
Lezione-concerto – Giovanni Bietti e Quartetto Noûs: Tiziano Baviera violino, Alberto Franchin violino, Sara Dambruoso viola, Tommaso Tesini violoncello
Serenata della buonanotte – Matteo Cardelli pianoforte
Comuni di Albinea, Quattro Castella, Fanano, Scandiano, Sestola.
Masterclass Due fortepiani e una chitarra in viaggio tra Illuminismo e Romanticismo
Stefania Neonato
Lezione–concerto – Giovanni Bietti e Quartetto Indaco: Eleonora Matsuno violino, Ida Di Vita violino, Jamiang Santi viola, Cosimo Carovani violoncello
Masterclass Due fortepiani e una chitarra in viaggio tra Illuminismo e Romanticismo
Stefania Neonato
La sonata del caffè – Quartetto Indaco: Eleonora Matsuno violino, Ida Di Vita violino, Jamiang Santi viola, Cosimo Carovani violoncello
Scandiano nei luoghi di Lazzaro Spallanzani
Visita guidata a cura del Centro Studi Lazzaro Spallanzani
Dalla corte al Salon musical: mondi sonori e generi musicali fra Settecento e Ottocento – Carlo Serra, Stefania Neonato, Fanie Antonelou soprano, Mildred Derenty-Camemen fortepiano, Laura Savigni fortepiano, Enrica Savigni chitarra
Note di notte – Patxi Montero baryton Francesca Venturi Ferriolo viola Giorgio Casati violoncello
Note distillate e conversazione musicale – Patxi Montero baryton, Francesca Venturi Ferriolo viola, Giorgio Casati violoncello
Visita guidata all’Acetaia Antica con degustazione di Vini e Aceti
Numero partecipanti max 15 con prenotazione obbligatoria € 10.00.
Affreschi barocchi -visita guidata a cura di Danilo Morini.
Numero partecipanti max 30 con prenotazione obbligatoria € 6.00.
Una tazza di the – Lezione-concerto Pablo Hernan Benedì violino Francesca Venturi Ferriolo viola
Musica nelle corti e nelle case – Carlo Serra, Patxi Montero baryton, Francesca Venturi Ferriolo viola, Giorgio Casati violoncello, Alice Baccalini fortepiano, Pablo Hernan Benedi violino
Il centro storico – Visita guidata
Note distillate – Quartetto Guadagnini: Fabrizio Zoffoli violino, Cristina Papini violino, Matteo Rocchi viola, Alessandra Cefaliello violoncello
Lezione-concerto – Giovanni Bietti e Quartetto Guadagnini: Fabrizio Zoffoli violino, Cristina Papini violino, Matteo Rocchi viola, Alessandra Cefaliello violoncello
Trekking da Fanano a Sestola lungo la via Romea
Soste musicali con il Trio Helianthus:
Maria Carla Zelocchi flauto, Luigi Romano clarinetto Luca Pedretti chitarra
Pranzo al sacco a cura dei partecipanti.
Guide ambientali escursioniste: associazione “La via dei monti”.
Informazioni e prenotazione obbligatoria al
tel: 338 2401848
mail: info@laviadeimonti.com
Da Sestola ai palcoscenici internazionali: il soprano Teresina Burchi Reiter – Visita guidata alla sala degli strumenti musicali meccanici e al museo Teresina Burchi Reiter
Biglietto € 4.00
Note distillate – Quartetto Mitja: Giorgiana Strazzullo violino, Pasquale Allegretti Gravina violino, Carmine Caniani viola, Veronica Fabbri violoncello
Lezione-Concerto – Quartetto Mitja: Giorgiana Strazzullo violino, Pasquale Allegretti Gravina violino, Carmine Caniani viola, Veronica Fabbri violoncello
I luoghi ameni: ville e giardini nella collina di Albinea – Visita guidata a cura di Arte in Orto APS
(Via V. Emanuele II, 50, 42020 Albinea RE)
Numero partecipanti max 30 con prenotazione obbligatoria. Può accedere al concerto solo chi partecipa alla visita guidata. € 12.00
Note distillate – Quartetto Noûs: Tiziano Baviera violino, Alberto Franchin violino, Sara Dambruoso viola, Tommaso Tesini violoncello
Mozart e l’Italia – Giovanni Bietti e Quartetto Noûs: Tiziano Baviera violino, Alberto Franchin violino, Sara Dambruoso viola, Tommaso Tesini violoncello
Vedere e ascoltare
Musica da camera con vista: il quartetto tardo-romantico
Sonata e Fantasie tra Settecento o Ottocento – Pablo Herman Benedì violino, Alice Baccalini pianoforte
Comuni di Campogalliano, Castellarano, Formigine, Rubiera.
inaugurazione della mostra – Animali in opera: lo sguardo di Georges-Louis Leclerc de Buffon, grande scienziato illuminista
A cura dell’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Centrale in collaborazione con Comune di Rubiera, Museo di Storia Naturale dell’Università di Parma, Università di Modena e Reggio Emilia
Vedere e ascoltare: Musica da camera con vista 2018-2020
Quartetto Lyskamm: Cecilia Ziano violino, Clara Franziska Schoetensack violino, Francesca Piccioni viola, Giorgio Casati violoncello
Conversazione musicale – Mario Brunello e Quartetto Lyskamm
La sonata del caffè – Quartetto Lyskamm: Cecilia Ziano violino
Clara Franziska Schoetensack violino
Francesca Piccioni viola, Giorgio Casati violoncello
La sonata del caffè – Quartetto Eos: Elia Chiesa violino Giacomo Del Papa violino, Alessandro Acqui viola Silvia Ancarani violoncello
Un cittadino illustre: il maestro della botanica Adriano Fiori – Alessandro Alessandrini
Lezione-concerto – Quartetto Eos Elia Chiesa violino, Giacomo Del Papa violino, Alessandro Acqui viola, Silvia Ancarani violoncello
Trio – Marco Norzi violino, Luca Magariello violoncello, Cecilia Novarino pianoforte
Il centro storico – Visita guidata (solo su prenotazione)
Un cittadino illustre: il Cardinale Domenico Toschi – Roberta Aluffi
Lezione- concerto – Giovanni Bietti e QuartettOCMantova: Luca Braga violino, Pierantonio Cazzulani violino, Klaus Manfrini viola, Paolo Perucchetti violoncello
Musica e Cervello: un viaggio tra note e neuroni – Gian Franco Marchesi, a seguire – Note distillate – Quartetto Lyskamm: Cecilia Ziano violino, Clara Franziska Schoetensack violino, Francesca Piccioni viola, Giorgio Casati violoncello
Concerto di chiusura e brindisi – Quartetto Lyskamm: Cecilia Ziano violino, Clara Franziska Schoetensack violino, Francesca Piccioni viola, Giorgio Casati violoncello
QuartettOCMantova: Luca Braga violino, Pierantonio Cazzulani violino, Klaus Manfrini viola, Paolo Perucchetti violoncello